New Novel! LA DAMA ROSSA

L´Ulivo su Yareah

Alcuni dei racconti dell´Ulivo sono ora pubblicati sulla rivista letteraria Yareah, n.2/2008.
Dateci un´occhiata su:
www.yareah.com/literatura_poems_trebeschi.php

Monday 18 April 2011

18 Aprile - Luna Piena

Fra le braccia di mia madre sognai una bambina.

Combatteva da sola contro un drago enorme. A volte sembrava capace di piegare il drago alla propria volontá, a volte pareva sul punto di essere divorata in un sol boccone e io non sapevo che fare. Mi sentivo cosí impotente che cominciai a piangere. Le lacrime si trasformarono in cristalli. E i cristalli contenevano degli esserini. Erano i miei poteri magici e li diedi alla bambina. Lei sorrise e il drago fu domato.

Quando mi svegliai mia madre se ne era andata.

Ho passato l´ultimo mese a cercare di conoscemi piú a fondo.

Ho guardato spesso nello specchietto che mia madre mi aveva regalato ma questa volta non per osservare gli altri. Volevo sapere di piú su me stessa. Volevo esplorare ogni sentimento, ogni umore, ogni mio pensiero per capire finalmente cos´era che mi rendeva cosí infelice. Per tutta la vita avevo cercato qualcosa senza sapere esattamente cosa. Ed ora era lí, di fronte a me. Era la parte mancante della mia anima.

Credo mi servirá il resto della vita per essere completamente cosciente della mia doppia natura ma non mi spaventa piú. Sono quello che sono e i miei poteri vengono dal piú profondo. Se non riesco a controllarmi non saró mai in grado di usarli correttamente.

Accettarsi é il primo passo.

Ero completamente immersa in questi pensieri quando mia madre uscí dalla riflettente superficie del lago. La luna piena era come una lampadina accesa e l´acqua la rispecchiava in milioni di piccole luci ondeggianti. Sembrava davvero di essere in un racconto fatato. E forse era cosí.

-Mamma – dissi dopo alcuni istanti – voglio conoscere di piú del mondo delle fate. Voglio andarci. Devo imparare molto sulla mia parte magica.

- Il mondo delle fate é ovunque – disse – Le fate preferiscono vivere lontano dalle cittá, nei boschi e nelle foreste ma non é raro trovarle accanto agli umani, nei loro giardini o nei loro focolari. È solo che, normalmente, gli umani non ci vedono.

- Normalmente? Ci sono persone che vedono le fate?

- Si. I bambini piccoli per esempio, prima di dimenticare come guardare le cose, o persone molto sensibili come...

- Come mio padre.

- Si, come tuo padre – sussurró arrossendo.

Era cosí bella, mia madre. Impossibile resisterle se solo la si fosse potuta vedere.

- Ci incontrammo di fronte ad un roseto selvatico – continuó dopo poco – Erano rose bianche e tuo padre mi vide. Il suo sguardo era su di me carezza piú vellutata dei petali di rosa. Non lo dimenticheró mai. Mai.

Una brezza leggera ci scompiglió i capelli e le anime: portava con sé profumo di rose. Improvvisamente vidi tre fate sedute accanto a noi. Sembravano conoscere mia madre e le somigliavano.

Non avevo paura. Mi sorrisero ed io le ricambiai.

(Racconti allo Specchio - Quarta Luna)

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