New Novel! LA DAMA ROSSA

L´Ulivo su Yareah

Alcuni dei racconti dell´Ulivo sono ora pubblicati sulla rivista letteraria Yareah, n.2/2008.
Dateci un´occhiata su:
www.yareah.com/literatura_poems_trebeschi.php

Saturday 13 December 2008

UNA VITA MIGLIORE

Quando arrivò stava piangendo.
Sapeva sarebbero passati di qui dopo la Messa.
Lasciò il cesto ai miei piedi e andò a nascondersi non lontano. Coloro che lo trovarono erano riccamente abbigliati; la donna lo strinse al seno, l'uomo le diede subito la sua giacca per tenerlo al caldo.
Si guardarono attorno, non videro nessuno. Felici, lo portarono via. Era loro adesso.
Sorrise tristemente.
Aveva appena regalato al suo bambino una vita migliore.

(I racconti dell'Ulivo)

Sunday 16 November 2008

SENZA CASA

Capelli lunghi e barba incolta. Si sedette qui a riposare.
Pensai fosse un senza casa.
Poi cominció a suonare la chitarra e a cantare ballate.
Non era senza casa. La sua casa era ovunque.
Era un cantastorie.

(I Racconti dell´Ulivo)

Sunday 9 November 2008

SOLDATI

Erano giovani e forti. Piazzarono l´accampamento proprio di fronte a me.
Ridevano forte all´inizio, poi divennero piú silenziosi e cominciarono a scrivere lunghe lettere alle loro amate. Non sono sicuro pensassero di poter tornare a casa un giorno.
Combattevano per una qualche ragione che probabilmente non sapevano nemmeno. Il loro sorriso sparí.
Sembravano "foglie su un albero in autunno".


(I racconti dell´Ulivo)

Tuesday 4 November 2008

IL GIORNO E LA NOTTE

Arrivó trascinando pesanti catene. Avrebbe dovuto lavorare nei campi.
Era la prima volta che vedevo un uomo dipinto.
Era grande e forte ma la piccola ragazza bianca che gli portava l´acqua non aveva paura.
Il loro amore ruppe le catene; fuggirono insieme.
È passato molto tempo da allora ma posso ancora vederli, mano nella mano, camminare insieme come il giorno e la notte.

(I racconti dell´Ulivo)

Sunday 26 October 2008

LA FERITA

Faceva male con quella sua corda spessa. Provocò una ferita profonda nella mia corteccia.
Ma mi dispiacque quando la tolsero.
Mi mancano ancora le risa di gioia dei bambini sull'altalena.

(I racconti dell'Ulivo)

Friday 10 October 2008

LA COPERTA

Fermarono la macchina, vennero verso di me e stesero in terra una vecchia coperta.
Quando si abbracciarono godendosi l´ombra delle mie foglie li riconobbi.
Erano soliti incontrarsi qui, quarant´anni fa.

(I racconti dell´Ulivo)

Monday 29 September 2008

UN UCCELLO MIGRATORE

Riempiva l´aria di magia e bellezza; quella musica sembrava provenire direttamente dal cielo.
Mi chiedevo quale uccello avesse tale splendida voce ma non me ne veniva in mente nessuno. Doveva trattarsi di un uccello migratore che veniva da molto lontano.
Quando quel vecchio zingaro si avvicinó, finalmente compresi.
Raccontava la sua storia suonando un violino.

Avrei pianto, fossi stato un uomo.


(I racconti dell´Ulivo)

Saturday 20 September 2008

GLI ULTIMI RAGGI DI SOLE

Quando scese dalla sua macchina sportiva sorrideva.
Lui parlava al telefono, sembrava molto impegnato. Lei lo aspettó godendosi gli ultimi raggi di sole che le accarezzavano la pelle.
Quando la raggiunse non l´abbracció. Non ne era piú innamorato e, finalmente, glielo disse.
Tornando alla macchina non si voltó; la lasció lí, sola, non vide le lacrime riempirle gli occhi.


(I racconti dell´Ulivo)

Tuesday 9 September 2008

SCALZA

Era scalza. I suoi abiti erano poveri e lisi.
Il suo viso e le sue mani erano sporche e quando passò di qui si fermò a raccoglere qualche oliva. Se ne andò mangiando i miei frutti.
Era la bambina più povera che avessi mai visto, ma sorrideva: le camminava accanto un grosso cane fedele.

(The Olive Tree Tales)

Wednesday 27 August 2008

ZUCCHERO

Avevo freddo quella notte.
I rumori attorno a me erano differenti e il calpestio dei cavalli che mi passavano accanto spingeva a pensare che camminassero su campi di ovatta.
Quando sorse il sole pensai di essere ricoperto di zucchero.
Nella mia lunga vita l'ho vista poche volte ma mi è sempre piacuto guardare i bambini tirarsi bianche palle di neve.

(I racconti dell'Ulivo)

Thursday 14 August 2008

FORZA PURA

Lucido, forte e nervoso.
La prima volta che lo vidi pensai fosse forza pura. Ammetto che ne fui spaventato.
Poi tornó, insieme ad una bambina.
Lei lo accarezzava parlandogli dolcemente: sembrava come incantato.
Non ebbe bisogno di altro che della sua vocina per domare il poderoso cavallo nero.

(I racconti dell´Ulivo)

Saturday 26 July 2008

L´UOVO

Sembrava difficile romperlo. Ci volle un pó di tempo ma, faticosamente, ci riuscirono.
Erano ancora bagnati e i loro becchi giá chiedevano attenzione.
Da quel giorno, ogni volta che vedo il miracolo della vita ripetersi non posso che commuovermi.


(I racconti dell´Ulivo)

Saturday 19 July 2008

LE STELLE CADENTI

Come stelle cadenti potevo scorgere sul paese le code luminose delle bombe.
Il suono penetrante dell´allarme duró tutta la notte.
Il mattino seguente mi sfiló davanti una lunga fila di profughi in lutto.
(I racconti dell´Ulivo)

Tuesday 15 July 2008

IL SUO RIVALE

Silenzioso e immobile, nascosto dietro al mio tronco aspettava.
Sapeva sarebbero arrivati.
Quando arrivarono lei rideva forte ma non appena lo vide divenne di ghiaccio.
Il rumore di uno sparo e poi un grido di donna.
Il suo rivale era morto.
Camminó verso di lei e sparó di nuovo.
Morí guardandola.



(I racconti dell´Ulivo)

Wednesday 9 July 2008

IL BOCCIOLO DI ROSA

La sera prima non c´era. Poi, la mattina, un profumato bocciolo di rosa rossa fece la sua apparizione su un cespuglio non lontano.
Arrivarono quasi al tramonto; lui raccolse il bocciolo e gliene fece dono. Lei lo appuntó sulla profonda scollatura del suo vestito estivo.
Non riuscii ad immaginare un posto piú bello dove morire.

(I racconti dell´Ulivo)

Monday 30 June 2008

IL NOCE

Ero ancora molto giovane quando le vidi la prima volta.
Non lontando da me c´era un noce molto grande ed esse si ritrovarono attorno a lui.
Era una mite notte di giugno; danzarono nude sotto la luna al ritmo furioso di tamburi suonati da grandi uomini neri. Poi fecero l´amore.
Il noce mi disse che festeggiavano il rinnovarsi della vit
a.


(I racconti dell´Ulivo)

Wednesday 11 June 2008

I RE

Erano vestiti di stracci, erano sporchi e non tutti avevano un paio di scarpe.
Erano molto giovani, bambini direi, e giá avvezzi al duro lavoro dei campi.
Ma quel giorno ridevano e correvano, sembravano dei re: avevano una palla di pezza.

(I racconti dell´Ulivo)

Saturday 7 June 2008

IL MAGO

Sembrava stesse rubando il rosso dei papaveri, l´oro del grano maturo, il verde scuro delle mie foglie... Non so come ci riuscisse, forse era un mago, doveva esserlo.
La sola cosa che so é che quando ebbe finito, la tela aveva un´anima.

(I racconti dell´Ulivo)

Tuesday 3 June 2008

IL RIPOSO

Dopo il duro lavoro nei campi, ogni pomeriggio veniva a riposarsi qui.
Si sedeva sotto il mio fogliame, incrociava le braccia e si godeva gli ultimi raggi di sole con un sorriso di beatitudine sul volto.
I solchi profondi sul suo viso mostravano la durezza della vita che aveva vissuto. Credo fosse piuttosto vecchio.
Una volta rimase piú a lungo.
Giunse la notte che ancora sedeva lí, con quel suo sorriso sul viso.
Sembrava addormentato. Era morto.

(I racconti dell´Ulivo)

Wednesday 28 May 2008

FIORI ROSSI

Stava raccogliendo fiori rossi quando arrivarono i soldati.
Era sola.
Le strapparono i vestiti e l´usarono per il loro piacere.
Ridendo, se ne andarono.
Mi sarei vergognato se fossi stato un uomo.


(I racconti dell´Ulivo)

Monday 26 May 2008

IL RACCOLTO

Come ogni autunno vennero a raccogliere i miei frutti. Mi piace quando lo fanno, mi fa sentire amato.
Cominciarono a lavorare e tutto sembrava come sempre. Ma non lo era.
Tra i miei rami i loro occhi si incontravano, raccogliendo i miei frutti le loro dita si intrecciavano velocemente, i loro sorrisi erano sempre pronti l´uno per l´altra e, prima del tramonto, le loro labbra si sfiorarono dolcemente...
Incredibile a dirsi ma soltanto io mi accorsi che due di loro erano innamorati.


(I racconti dell´Ulivo)

Monday 12 May 2008

LA RADIO

La radio della macchina suonava uno swing splendido e proibito e loro si stavano divertendo.
Improvvisamente la musica fu interrotta e al suo posto risuonó la voce di un uomo.
Tutte le chiacchiere e le risate scomparvero.
I ragazzi esultarono.
Gli occhi delle ragazze erano giá pieni di lacrime.
Era il 10 giugno 1940.


(I racconti dell´Ulivo)

Wednesday 7 May 2008

IL CESTO

Ai miei piedi, all´ombra, posó un cesto; poi andó a zappare nel campo lí accanto.
Lavorava duramente, il sudore le imperlava la fronte e il sole fu impietoso quel pomeriggio.
Dopo un pó tornó verso il cesto. Il suo contenuto si stava muovendo, era avvolto in lenzuola bianchissime; si sedette, si slacció la camicetta e lo portó al seno.
Quel giorno compresi come é bella una madre.

(I racconti dell´Ulivo)

Tuesday 29 April 2008

IL SOLE

Pioveva come se non fosse mai piovuto.
Trovó rifugio sotto i miei rami quando arrivó. Il vestito leggero era completamente bagnato e le si appiccicava addosso come una seconda pelle. I lunghi capelli scuri le ricadevano sul viso, pesanti di pioggia in ogni riccio. Teneva le braccia strette attorno al petto per cercare di scaldarsi un poco. Era cosí bella!
Dopo un pó lo vedemmo camminare verso di noi. Vidi le di lei guance arrossire; sorrise.
Per lei, era arrivato il sole.


(I racconti dell´Ulivo)

Friday 25 April 2008

L´ABBRACCIO

Si erano sempre segretamente incontrati qui.
Ma quel giorno c´era qualcosa di diverso; me ne resi conto dal modo in cui si abbracciavano. Era quello un lungo, forte abbraccio e quando le loro braccia se ne sciolsero, lei piangeva sommessamente.
Lui indossava una camicia nera.
Lei era ebrea.

(I racconti dell´Ulivo)

Tuesday 22 April 2008

LA COLPA

Arrivó correndo.

Il suo vestito era nero come le notti d´inverno senza luna.

Credo fosse giovane ma il suo viso era quasi completamente coperto da un velo scuro.

È passato molto tempo e temo che la mia memoria non riesca a rivedere tutto ma ricordo chiaramente le grida di quegli uomini. La presero proprio sotto le mie foglie e l´abbatterono tirandole pietre pesanti. Cadde, urló, e la vita fuggí da lei.

Dissero che la sua colpa era l´amore.

(I racconti dell´Ulivo)

Friday 18 April 2008

LE CICALE

Era una di quelle calde giornate d´estate quando, nell´immobile aria del pomeriggio, una bicicletta si fermó accanto a me.

L´uomo lasció la bicicletta e venne sotto le mie fronde per riposare nell´ombra. Si tolse il cappello di paglia, piegó la chiara giacca di lino, la mise da un lato e si sedette appoggiando la schiena al mio tronco. Rimase cosí per qualche minuto osservando la natura qui attorno poi, prese dalla tasca della giacca un libricino nero ed una penna.

Le cicale cantavano chiassose e la loro canzone mi disse che quell´uomo era un poeta che scriveva di noi sul suo moleskine.

(I racconti dell´Ulivo)

Wednesday 16 April 2008

UNA SPLENDIDA SERA D´ESTATE

Era una splendida sera d´estate, in alto nel cielo la luna brillava cosí tanto che sembrava si fosse fatta lucidare per un´occasione speciale.

Quella stessa sera, mentre mi lasciavo cullare dalla muscica del mio amico usignolo qualcosa mi fece il solletico. Pensavo di essere solo; tutto sembrava tranquillo tranne quel qualcosa che mi solleticava.

L´usignolo interruppe il suo canto e, nell´aria improvvisamente silenziosa, l´unica cosa che riuscii a sentire furono sospiri di dolore. Il solletico continuava ma divenne pian piano meno insistente e quando la smise, anche quei sospiri se ne erano andati.

Quando l´usignolo riprese una nuova triste canzone guardai in basso, giú, verso i miei rami e, alla luce della luna, vidi un impiccato.

(I racconti dell´Ulivo)

IL SUO SEGNO

Gli sussurava all´orecchio d´avere paura.

Ricordo che lui la teneva abbracciata nel sole della sera.

Le accarezzó lentamente i seni immaturi.

Lei sembró rabbrividire a quel tocco ma si sforzó di sorridere, poi bevve il miele dalle sue labbra.

Non ricordo che anno fosse ma se un giorno passerete di qui forse potrete leggerlo su di me.

Lasció ad entrambi il suo segno: su me i loro nomi, in lei il suo seme.

(I racconti dell´Ulivo)