SCARPE

Si appoggiò con la mano sul mio tronco guardando la sua amica che si allontanava.
La sentivo tremare di rabbia e delusione.
Osservò un altro momento ancora la figura della ragazza che spariva nella nebbia poi, parlò ad alta voce.
"Ho finalmente scoperto che sei una serpe, amica mia. Nessun problema: mi farò delle scarpe con la tua pelle".

(I racconti dell'Ulivo)

RICONOSCENZA

In quel pezzo di mare che vedo da qui qualcuno chiedeva disperatamente aiuto. Stava annegando.
Alcuni amici lo videro dalla spiaggia ma solo uno ebbe il coraggio di tuffarsi. Non appena lo raggiunse, gli diede un pugno in faccia. Gli spaccò il naso, credo.
Il dolore lo distrasse dal panico e non si aggrappò pericolosamente al suo salvatore che poté così nuotare vigorosamente per entrambi.
Non lo perdonò mai per quel naso rotto.

(I racconti dell'Ulivo)

BUCANEVE

Era così morigerata e razionale.
Inaspettatamente, lui le fece una carezza. 
La vidi sciogliersi sotto le sue mani.
E i fiori bucarono la neve.

(The Olive Tree Tales)

VENDEMMIA

Vendemmiava con l'ardore di un amante focoso.
La donna accanto a lui invidiò l'uva e arrossì.
Desiderò d'esser toccata così.

(I Racconti dell'Ulivo)

DISEGNI

Non aveva colori nè pennelli, soltanto una matita e dei fogli.
Guardava le cose in modo diverso dagli altri.
Disegnava, e sulla carta fiorivano le tracce della primavera che scioglie l'inverno.

(I racconti dell'Ulivo)

AMOREVOLE CURA

Le teneva la mano per aiutarla a camminare. 
Le puliva il cibo che sfuggiva alla sua bocca sdentata.
Le insegnava le parole che non sapeva più.
Anche lei aveva fatto la stessa cosa con lui. Cinquant'anni fa.

(I Racconti dell'Ulivo)

LA CANDELA

Oggi si sono incontrate due donne nella chiesa qui accanto. Avevano entrambe con sé i loro bambini.
Una stava per uscire quando l'altra le ha chiesto se avrebbe potuto accendere una candela.
- Certo - le ha risposto sorpresa.
- Ma sono Mussulmana.
- Dio è lo stesso per tutti noi.
Sono andate insieme all'altare, una ha acceso un fiammifero e l'altra, con quello stesso fuoco, la candela.
Hanno sorriso prima di salutarsi.

(I racconti dell'Ulivo)

L'EMIGRANTE

Si fermò un momento per l'ultimo saluto. Abbracciò con gli occhi la sua terra irrorandola di lacrime.
Partì. 
Era pronto ad arrivare fino alla fine del mondo stringendo la sua valigia tenuta insieme con lo spago ma piena di sogni.
Non molto tempo fa vidi suo figlio tornare qui: indossava la tonaca bianca del papa.

(I Racconti dell'Ulivo)

TANGO

La sera in cui vennero qui, il tramonto era uno dei più belli dell'estate.
Avevano macchine lucide e bombate e vestiti eleganti. Alcuni cominciarono a suonare una musica seducente e nuova, gli altri a ballare.
Le onde che riesco a scorgere dalla mia collina si muovevano allo stesso modo baciando la costa.
La sensazione fu che entrambi, mare e persone, non stessero danzando: scrivevano poesia.

(I racconti dell'Ulivo)