New Novel! LA DAMA ROSSA

L´Ulivo su Yareah

Alcuni dei racconti dell´Ulivo sono ora pubblicati sulla rivista letteraria Yareah, n.2/2008.
Dateci un´occhiata su:
www.yareah.com/literatura_poems_trebeschi.php

Tuesday 29 April 2008

IL SOLE

Pioveva come se non fosse mai piovuto.
Trovó rifugio sotto i miei rami quando arrivó. Il vestito leggero era completamente bagnato e le si appiccicava addosso come una seconda pelle. I lunghi capelli scuri le ricadevano sul viso, pesanti di pioggia in ogni riccio. Teneva le braccia strette attorno al petto per cercare di scaldarsi un poco. Era cosí bella!
Dopo un pó lo vedemmo camminare verso di noi. Vidi le di lei guance arrossire; sorrise.
Per lei, era arrivato il sole.


(I racconti dell´Ulivo)

Friday 25 April 2008

L´ABBRACCIO

Si erano sempre segretamente incontrati qui.
Ma quel giorno c´era qualcosa di diverso; me ne resi conto dal modo in cui si abbracciavano. Era quello un lungo, forte abbraccio e quando le loro braccia se ne sciolsero, lei piangeva sommessamente.
Lui indossava una camicia nera.
Lei era ebrea.

(I racconti dell´Ulivo)

Tuesday 22 April 2008

LA COLPA

Arrivó correndo.

Il suo vestito era nero come le notti d´inverno senza luna.

Credo fosse giovane ma il suo viso era quasi completamente coperto da un velo scuro.

È passato molto tempo e temo che la mia memoria non riesca a rivedere tutto ma ricordo chiaramente le grida di quegli uomini. La presero proprio sotto le mie foglie e l´abbatterono tirandole pietre pesanti. Cadde, urló, e la vita fuggí da lei.

Dissero che la sua colpa era l´amore.

(I racconti dell´Ulivo)

Friday 18 April 2008

LE CICALE

Era una di quelle calde giornate d´estate quando, nell´immobile aria del pomeriggio, una bicicletta si fermó accanto a me.

L´uomo lasció la bicicletta e venne sotto le mie fronde per riposare nell´ombra. Si tolse il cappello di paglia, piegó la chiara giacca di lino, la mise da un lato e si sedette appoggiando la schiena al mio tronco. Rimase cosí per qualche minuto osservando la natura qui attorno poi, prese dalla tasca della giacca un libricino nero ed una penna.

Le cicale cantavano chiassose e la loro canzone mi disse che quell´uomo era un poeta che scriveva di noi sul suo moleskine.

(I racconti dell´Ulivo)

Wednesday 16 April 2008

UNA SPLENDIDA SERA D´ESTATE

Era una splendida sera d´estate, in alto nel cielo la luna brillava cosí tanto che sembrava si fosse fatta lucidare per un´occasione speciale.

Quella stessa sera, mentre mi lasciavo cullare dalla muscica del mio amico usignolo qualcosa mi fece il solletico. Pensavo di essere solo; tutto sembrava tranquillo tranne quel qualcosa che mi solleticava.

L´usignolo interruppe il suo canto e, nell´aria improvvisamente silenziosa, l´unica cosa che riuscii a sentire furono sospiri di dolore. Il solletico continuava ma divenne pian piano meno insistente e quando la smise, anche quei sospiri se ne erano andati.

Quando l´usignolo riprese una nuova triste canzone guardai in basso, giú, verso i miei rami e, alla luce della luna, vidi un impiccato.

(I racconti dell´Ulivo)

IL SUO SEGNO

Gli sussurava all´orecchio d´avere paura.

Ricordo che lui la teneva abbracciata nel sole della sera.

Le accarezzó lentamente i seni immaturi.

Lei sembró rabbrividire a quel tocco ma si sforzó di sorridere, poi bevve il miele dalle sue labbra.

Non ricordo che anno fosse ma se un giorno passerete di qui forse potrete leggerlo su di me.

Lasció ad entrambi il suo segno: su me i loro nomi, in lei il suo seme.

(I racconti dell´Ulivo)