ACCIDIA

Quei due ragazzini avevano quindici anni quando vennero qui la prima volta.
Erano soliti fumare come adulti e dicevano di voler cambiare il mondo.

A venti usavano paroloni; parlavano di andarsene e di cambiare le loro vite. Tenevano le sigarette come star del cinema.

A trenta erano ancora lí a discutere la possibilitá di diventare importanti, di fare qualcosa di grande. Vidi i loro sogni andarsene con il fumo che usciva dalle loro bocche.

Hanno sessant´anni adesso e l´unica cosa che sono stati in grado di fare nelle loro vite é sparlare degli amici che hanno avuto il coraggio di andare là fuori e realizzare qualcosa.

Siedono qui e fumano, lamentano la propria sfortuna; si piangono addosso e invidiano quelli che ce l´hanno fatta.

Io sono solo un albero, ma so che non é stato il fato ad essere loro nemico piuttosto la loro stessa accidia e viltà.

(I racconti dell´Ulivo)

ROCK & ROLL

Lo stereo che portava suonava ad alto volume un Rock & Roll degli anni sessanta. Lo mise ai miei piedi e prese uno specchio dalla borsa. Vi sorrise dentro come avrebbe fatto più di quarant´anni fa.

Cominciò a ballare.

Aveva giurato a se stessa che non avrebbe mai dimenticato la ragazza che era in lei.

(I racconti dell´Ulivo)

LO SCUDO

Era solito venire qui a pregare.

Chiedeva di essere lui ad andarsene per ultimo. 

Quando lei morì, venne qui a ringraziare.

I suoi occhi erano pieni di lacrime ma sapeva di aver avuto la possibilitá di proteggerla fino all´ultimo respiro.

Per quarant´anni era stato il suo scudo e ancora continuava a proteggerla, da tutto quel dolore, dall´insopportabile peso della solitudine. Era l´unica cosa che gli fosse di conforto; l´unica cosa che gli avrebbe dato la forza di rimettersi in piedi.

(The Olive Tree Tales)

UNA BELLA VITA

È venuta ieri con il suo nipotino. Giocava felice, rideva, sapeva di aver avuto una bella vita.

Sono qui da molte centinaia di anni ormai e so che così gira il mondo; ma quando oggi ho visto il suo funerale passarmi accanto avrei pianto se fossi stato un uomo. Come sempre però, non lo avrei fatto per lei ma per il dolore di chi resta.

(I racconti dell`Ulivo)

UNA SPLENDIDA STELLA

Arrivarono qui a pregare la donna insieme al suo figlioletto.

Gli mostrò una foto del nonno e con voce rotta di pianto gli disse che egli era ora una stella scintillante.

Il bimbo guardò a lungo quella vecchia foto poi disse:

- Lassù anch´io ero una splendida stella, ero la preferita del nonno. Non piangere, mi ha mandato lui qui per prendermi cura di te, mamma.

(I racconti dell´Ulivo)

UN UOMO MIGLIORE

Quando arrivarono sembravano una coppia come tante.
Lei era in dolce attesa.
Poi, per un nonnulla, lui cominciò a picchiarla.
Giaceva immobile e lui se ne andò. Credeva fosse morta, questa volta.
Le ci volle più di un´ora prima di riuscire a rialzarsi. Lentamente, su gambe malferme, si allontanò pregando:
- Mio Dio, ti prego, aiutami a far di questo figlio un uomo migliore di suo padre.

(I racconti dell`Ulivo)

ARTE

In estate viene qui a ricamare.
E sono quasi ottant´anni.
Nessuno ha ritenuto importante imparare la sua arte. Se ne andrà con lei.
Quello che non sanno é che avranno bisogno di centinaia di anni per reinventarsela.

(I racconti dell´Ulivo)

ASILO

L´ho visto arrivare in questa terra dal mare. Chiese asilo; glielo concessero.
Adesso si offende se la sua vicina indossa una piccola croce.
Sua moglie se ne va in giro in un Niqab nero e la sua vicina non deve sentirsi offesa.
Strana idea di riconoscenza.

(I racconti dell´Ulivo)