New Novel! LA DAMA ROSSA

L´Ulivo su Yareah

Alcuni dei racconti dell´Ulivo sono ora pubblicati sulla rivista letteraria Yareah, n.2/2008.
Dateci un´occhiata su:
www.yareah.com/literatura_poems_trebeschi.php

Friday 18 February 2011

18 Febbraio - Luna Piena

Era di nuovo luna piena. E mezzantotte.
Quando uscí dallo specchio era ancora piú bella di quando l´avevo vista la prima volta.
Eravamo in camera mia. Ci sedemmo sul letto a chiacchierare.
Mi disse che aveva notato quanto avevo cercato di star lonano dalla mia parte oscura; era fiera di me. Ma avrei dovuto conoscerla a fondo prima di essere davvero capace di controllarla.
Sono per metá una fata. E le fate hanno due parti. Una oscura e una luminosa. Seguono l´una o l´altra a seconda di quale le incanta di piú e di quanto sono forti.
Ma sono anche per metá umana. E anche gli Uomini hanno una parte oscura e una luminosa. Anche gli Uomini decidono quale seguire a seconda della loro natura.
Ma nessuno é solo ombra. Nessuno solo luce.
Quando i miei sentimenti sono negativi la mia parte fatata maligna diventa cosí forte che non riesco quasi a controllarla. So che potrei uccidere con lo sguardo. Ed é affascinante, devo ammetterlo.
- Voglio donarti qualcosa – disse mia madre mentre uno specchietto le apparve nella mano – Portalo sempre con te e guardaci dentro ogni volta che ti sembra di non riuscire a controllarti.
Era uno specchietto da borsetta con una scintillante rosa bianca sul coperchio. Era il primo regalo di mia madre.
- Mostra come le persone realmente siano nel momento in cui la loro immagine si riflette nello specchio. È quello che vedo io. E ti aiuterá a comprendere meglio anche te stessa.
- Mamma – dissi prendendo con cura lo specchietto – e papá? Gli ho detto di averti incontrato. Volevo fosse qui con noi stasera ma mi ha detto che non era possibile. Piangeva mentre lo diceva.
- Non possiamo incontrarci. Sa che posso vederlo in ogni specchio in cui guarda. Ricordi quel pezzetto d´argento che porta sempre addosso? È il suo modo di avermi sempre con sé. Ma se ci incontrassimo, io morirei. Mi auguro soltanto che il suo ultimo giorno sia in un giorno di luna piena cosí potrei abbracciarlo un´ultima volta e poi chiudere gli occhi per sempre. Insieme a lui. Ci amiamo cosí tanto!
- Non si puó fare niente per liberarti?
- Forse, ma é troppo pericoloso. Fallire significherebbe la morte per un uomo e l´eterno confino nella lacrima di un albero per una fata.
- La lacrima di un albero?
- Si. Una goccia d´ambra.
- Cosa puó essere cosí pericoloso? – le chiesi stringendo il pugno attorno allo specchietto.
- Prendere la chiave. Amando tuo padre ho rotto uno dei piú antichi giuramenti delle fate: "Il tempo non ci tocca, la vecchiaia sta lontana, il vero amore non muore: i mortali sí. Io giuro di fronte a madre natura e a voi fratelli e sorelle di magia di non amare mai un mortale”. Partorendo te ho creato un porta tra i nostri due mondi. L´unico modo per liberarmi é trovare la chiave e chiudere quella porta.
- Dov´é la chiave?
- Non lo so. L´incantesimo dice: “Giú nello specchio, vedi senz´esser vista, riflessi tu ami ma senza legami. Per sempre, oppur la chiave si trovi e dei due mondi il bacio si scovi”.
C´era un modo per salvare mia madre. Non riuscivo a pensare nient´altro.
Guardai nello specchietto che mi aveva dato. L´immagine cambiava cosí velocemente che a mala pena riconobbi me stessa. Era veloce quanto i miei pensieri e alcuni non erano positivi. Un´oscura signora mi guardava. Ero spaventata ma lei mi sorrise affascinante.


(Racconti dallo Specchio - Seconda Luna)

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